recupero crediti non pagare

Cosa succede se non pago l’agenzia recupero crediti?

Gli argomenti di questo articolo

Molti ci chiedono: “Ma se non pago l’agenzia di recupero crediti, cosa può succedere davvero?”

La risposta è semplice, ma va spiegata con chiarezza. Quando un’agenzia di recupero crediti ti contatta, significa una cosa sola: non hai pagato un finanziamento, un prestito o magari qualche rata di un mutuo.

Ed è da quel momento che comincia un meccanismo ben preciso.

Se continui a non pagare, i toni cambiano: all’inizio ti “ricordano gentilmente” l’importo dovuto.

Poi, se non rispondi, iniziano le pressioni.

Telefonate insistenti, linguaggio sempre più aggressivo, e a volte anche minacce vere e proprie. Qualcuno arriva addirittura a seguirti sotto casa o a contattarti sul posto di lavoro. È inaccettabile, ma purtroppo succede.

Il problema però non si ferma lì. Perché se l’agenzia non riesce a recuperare il credito con le “buone”, allora scattano le azioni legali: decreti ingiuntivi, atti di precetto, pignoramenti.

In questo articolo ti spiego esattamente cosa accade quando non paghi un’agenzia di recupero crediti, cosa possono pignorare, come rispondere in modo corretto alle loro comunicazioni, ma soprattutto… come difenderti da un recupero crediti aggressivo.

Cosa possono pignorare le società di recupero crediti?

Quando non si riesce più a pagare un debito, e le sollecitazioni delle agenzie di recupero crediti cadono nel vuoto, si passa dalla pressione psicologica ai fatti concreti. Parliamo di procedimenti giudiziari veri e propri.

Si comincia con il decreto ingiuntivo: il giudice, su richiesta del creditore, intima di pagare entro un certo termine. Se non si ottempera, parte l’atto di precetto, e da lì si apre la strada al pignoramento.

E qui entriamo nel vivo. Cosa può essere pignorato?

La risposta è brutale, ma necessaria: tutto ciò che ha valore economico. E non importa se il bene non è legato direttamente al debito. Troppe volte abbiamo visto case pignorate per importi irrisori rispetto al valore dell’immobile.

Ecco cosa può essere aggredito legalmente:

A essere esclusi sono solo pochi beni essenziali: il letto, la lavatrice, la tavola e qualche sedia, gli oggetti di culto e gli animali domestici. Tutto il resto, compreso ciò che ti serve per vivere o lavorare, può finire nel mirino.

E quando l’ufficiale giudiziario bussa alla porta di casa, il senso di umiliazione è pesante. Ti trovi uno sconosciuto in casa tua, che apre cassetti, osserva ogni oggetto, giudica ogni cosa. Una sensazione che chi non l’ha vissuta non può capire.

Come rispondere ad una società di recupero crediti?

Chiariamo subito un punto fondamentale: non esiste alcuna legge che ti obblighi a rispondere alle telefonate del recupero crediti. Nessuna.

Tuttavia, è utile fare una distinzione. Se ti trovi in difficoltà solo temporanea — magari hai saltato una rata per un imprevisto, ma conti di rientrare — può avere senso rispondere e cercare di instaurare un dialogo. Far capire la situazione, chiedere tempo, trovare un accordo.

Ma se sei in una condizione di sovraindebitamento — se i debiti sono diventati insostenibili e non riesci più a tenere insieme tutto — allora hai il diritto di non rispondere.

Resta invece essenziale aprire sempre le raccomandate, perché quelle sì, sono comunicazioni ufficiali. Ignorarle può solo peggiorare la situazione.

Durante le telefonate, chi chiama proverà spesso a metterti pressione. Non è raro che alzino i toni, che minaccino pignoramenti, che dicano cose non vere o che si presentino come avvocati senza esserlo. In certi casi arrivano a violare la legge.

Se ti accorgi che la conversazione prende una piega aggressiva o scorretta, puoi e devi difenderti:

  1. Chiedi sempre il nome, il cognome e la società per cui stanno chiamando
  2. Chiedi se sono dipendenti o solo incaricati
  3. Non autorizzare mai la registrazione della telefonata, a meno che tu non voglia farlo

Ricorda che non possono chiamarti più di una volta ogni due giorni, né in orari fuori norma.

Se dicono di essere avvocati, chiedi in quale ordine sono iscritti. Se mentono, stanno commettendo un illecito.

Se arrivano a minacce o insulti, vai subito dalle Forze dell’Ordine e sporgi denuncia.

Il punto è uno: devi far capire che non sei sprovveduto. Che conosci i tuoi diritti e non permetterai a nessuno di calpestarli.

Come posso oppormi al recupero crediti?

Arrivati a questo punto, se sei inseguito dalle agenzie di recupero crediti e non riesci più a tenere testa ai pagamenti, hai due sole strade davanti a te.

La prima è la più ovvia: saldare il debito. Ma sappiamo entrambi che se sei in una condizione di sovraindebitamento — cioè se hai più debiti di quanti ne puoi sostenere — questa non è una soluzione realistica. Anche se riesci a sistemare una posizione, resti impantanato nelle altre.

La seconda, l’unica vera soluzione definitiva, è la legge sul sovraindebitamento.

Parliamo della ex Legge 3/2012, oggi inserita nel Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza. È una norma di civiltà. Nasce per aiutare le persone oneste che, per motivi indipendenti dalla loro volontà, si trovano sommerse dai debiti e non vedono via d’uscita.

Con questa legge è un giudice a valutare la tua situazione e a stabilire cosa puoi permetterti. Tu metti a disposizione il tuo patrimonio e le tue capacità, e lo Stato, finalmente, ti restituisce dignità e libertà.

Perché una persona libera dai debiti non è solo un vantaggio per se stessa e la sua famiglia. È una risorsa per tutta la società.

[Storia vera] La storia di Vincenzo che è riuscito a liberarsi dal giogo del recupero crediti

Per Vincenzo tutto comincia nel 2007, quando insieme a sua moglie rileva una tabaccheria. Un sogno, un’opportunità, una nuova vita. Ma le cose non vanno come previsto. La cittadina si svuota, i giovani se ne vanno, la clientela cala. Restano solo le spese, i costi fissi, e le rate da pagare.

Vincenzo, in buona fede, prova a tenere in piedi tutto con un secondo finanziamento. Poi un terzo. La spirale si stringe. I conti non tornano più. Arrivano le prime telefonate. Poi le minacce. Il recupero crediti diventa un incubo quotidiano.

Ha provato a uscirne, certo. Si è affidato a un avvocato, poi a un commercialista. Ma la pratica viene rigettata dal giudice. Inammissibile. Tempo perso, soldi buttati, nessuna soluzione.

Ma Vincenzo non si arrende. Continua a cercare e trova Legge3.it. Legge una frase che gli resta impressa: “Soddisfatti o Rimborsati”. E capisce che è arrivato il momento di fare sul serio. Prende appuntamento, viene seguito da veri specialisti. Non da chi promette, ma da chi ottiene risultati.

Oggi Vincenzo è libero. Ha ottenuto l’omologa, ha ritrovato la serenità e finalmente può guardare avanti con fiducia. Sa che la vita può ricominciare anche dopo un buio lungo anni.

Se non hai ancora visto la sua intervista con Fabrizio Bracconeri, ti consiglio di ascoltarla con attenzione. Le sue parole sono autentiche, dirette, e parlano proprio a te che stai leggendo adesso.

Anche tu puoi fare come Vincenzo: liberarti dai debiti e riprenderti la tua vita

La storia di Vincenzo non è un’eccezione. È una delle tante. Una delle centinaia di storie vere che ogni giorno, grazie alla legge contro il sovraindebitamento, scriviamo con le persone che si affidano a Legge3.it.

Vincenzo, come molti altri prima di te, era arrivato al punto di non vedere più un futuro. Telefonate, minacce, notti senza sonno, debiti su debiti e la sensazione costante di non avere una via d’uscita. E invece la via d’uscita c’era. Solo che nessuno gliel’aveva mai spiegata per davvero.

Oggi Vincenzo ha riavuto la sua libertà. Non perché ha trovato un trucco. Ma perché ha applicato una legge dello Stato, una legge giusta, che tutela chi è finito nei debiti senza colpa e con tutta la volontà di rialzarsi.

Ora è il tuo momento.

Se anche tu ti trovi sommerso dai debiti, inseguito da agenzie di recupero crediti, se hai provato di tutto e non sai più a chi affidarti, fermati.

Non firmare cambiali, non accettare compromessi, non dare fiducia a chi ti promette saldi e stralci miracolosi. Chiedi a chi lo fa ogni giorno con risultati certi.

Chiama adesso il Numero Verde 800 662 518. Il servizio è gratuito, attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Parlerai con uno Specialista Legge3.it, che saprà ascoltarti, analizzare la tua situazione in modo serio e professionale e mostrarti come anche tu puoi uscire dai debiti in modo definitivo.

Durante l’appuntamento riceverai anche un mio omaggio personale, uno strumento concreto che ti aiuterà a capire come la legge contro il sovraindebitamento può essere applicata al tuo caso specifico.

Oppure, se preferisci, compila il modulo qui sotto. Ti richiameremo il prima possibile.

Non aspettare che le cose peggiorino ancora. Oggi puoi cambiare direzione. Fallo adesso.

Buona vita,

Gianmario Bertollo

Vivi una situazione di sovraindebitamento
e non sai come uscirne?

Vivi una situazione di
sovraindebitamento e non
sai come fare ad uscirne?

Se pensi di aver bisogno del mio aiuto, compila il form che trovi qui.

Accederai a un breve questionario che ti chiedo di compilare con precisione, perché grazie ad esso capirò se possiamo gestire la tua pratica e come.