Si può negoziare un accordo con l’Agenzia delle Entrate Riscossione?
Considerare il patteggiamento con Equitalia è un’opzione che emerge spesso quando si accumula un debito considerevole con tale ente.
Ma è davvero possibile instaurare una trattativa con l’Agenzia delle Entrate Riscossione?
Per rispondere adeguatamente a tale quesito è necessario prima comprendere la natura di questo ente e il suo funzionamento.
L’Agenzia delle Entrate Riscossione, precedentemente nota come Equitalia, non riscuote denaro per proprio conto, ma agisce per altri istituti.
Per chiarire, funziona come un’agenzia di recupero crediti per lo Stato.
Enti come INPS, INAIL, ADE, e altri che non sono riusciti a riscuotere le somme dovute dai cittadini, non intervengono direttamente, ma affidano all’Agenzia delle Entrate Riscossione il compito di recuperare ciò che è loro dovuto.
Va notato che i debiti gestiti da ADER sono soggetti a incrementi dovuti a sanzioni e interessi per i mancati pagamenti nei tempi previsti.
Sulla base di questo principio, l’Agenzia delle Entrate Riscossione incrementerà l’importo del debito col passare del tempo, se il debitore non provvederà a saldare il proprio debito.
Debiti e patteggiamento con Equitalia: cosa accade in questi casi?
Fino a che i debiti rimangono con l’ente iniziale (come contributi con l’INPS o IRPEF con l’ADE), l’importo da pagare corrisponde alla cifra originariamente dovuta, con lievi maggiorazioni; tuttavia, una volta trasferiti all’ente incaricato della riscossione (ADER), l’importo del debito subisce un notevole incremento!
Il trasferimento all’Agenzia delle Entrate Riscossione non solo intensifica l’entità del debito, ma lo trasforma in una minaccia ancora più grave.
Detenere debiti con ADER espone a rischi e pericoli significativi, superiori a quelli del debito originario.
Omettere il pagamento all’Agenzia delle Entrate Riscossione può portare a:
- Cartelle esattoriali – quei documenti intimidatori che arrivano quando l’ex Equitalia esige il pagamento
- Pignoramenti – in assenza di pagamenti, ADER può procedere al sequestro di beni mobili e immobili, al pignoramento della prima casa e dei conti bancari.
- Fermi amministrativi – i veicoli non vengono sempre sequestrati subito; talvolta, l’ente opta per un fermo amministrativo prima del pignoramento effettivo
- Aste – si traduce nella perdita definitiva di beni, siano essi immobili, veicoli o beni mobili, venduti all’asta per saldare il debito
- Iscrizione ipotecaria – anche se la prima casa, se non di lusso e utilizzata come residenza principale, non può essere pignorata, ciò non impedisce l’iscrizione di un’ipoteca su di essa, cancellabile solo con il saldo del debito o, in caso di decesso del proprietario, con la vendita della casa all’asta.
Questi sono i motivi per cui si considera la possibilità di patteggiare con Equitalia!
Patteggiamento con Equitalia: è una via percorribile?
Quando si accumula un debito con una banca o una società di finanziamento, spesso si valuta l’opzione di avviare una trattativa per un accordo di riduzione del debito.
Il metodo più conosciuto per questo tipo di accordi è il cosiddetto “saldo e stralcio”.
Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate Riscossione, nonostante operi similmente a un’agenzia di recupero crediti, non possiede l’autorità di negoziare direttamente con il debitore.
Il compito assegnatole dagli enti statali consiste esclusivamente nella riscossione delle somme dovute, utilizzando metodi amichevoli o, se necessario, attraverso pignoramenti!
Le varie misure come rottamazioni o saldi e stralci viste negli ultimi anni sono iniziative specifiche lanciate dallo Stato tramite normative ad hoc.
La più recente di queste iniziative è stata la “Rottamazione Quater”, su cui al momento preferisco non esprimere valutazioni, in quanto richiederebbe un articolo dedicato e non ne vale la pena.
Si può semplicemente dire che tale rottamazione prevedeva uno sconto sull’importo totale dovuto, con possibilità di dilazionare il pagamento.
Questo ha rappresentato un vantaggio per coloro che erano in grado di saldare i propri debiti fiscali, ma si è rivelato un serio problema per chi, non potendosi permettere i pagamenti, si è illuso di poter risolvere le proprie difficoltà finanziarie con questa soluzione.
Purtroppo, nel prossimo futuro, molti partecipanti alla rottamazione quater che non riusciranno a mantenere il piano di rateizzazione si troveranno a fronteggiare situazioni ancora più critiche rispetto al debito originale con ADER.
Come patteggiare con Equitalia e cancellare i debiti?
Come abbiamo visto, non è possibile patteggiare con Equitalia direttamente, in quanto non è autorizzata a gestire trattative di riduzione del debito.
Le opzioni disponibili per estinguere i debiti con ADER includono:
- pagare l’intero importo dovuto
- approfittare delle disposizioni della legge sul sovraindebitamento per saldare i debiti.
Per facilitare il pagamento, lo Stato offre la possibilità di dilazionare i debiti. È sufficiente fare richiesta presso uno sportello ADER per distribuire il debito in rate su più anni.
I debiti devono essere saldati e, in caso contrario, il creditore imporrà costi aggiuntivi al debito originale, in particolare Equitalia continuerà ad applicare sanzioni, interessi e spese.
Questo complica ulteriormente la chiusura dei debiti non saldati con l’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Sempre più persone si trovano con debiti che nel tempo si sono duplicati o sono aumentati esponenzialmente.
Prima dell’introduzione della legge sul sovraindebitamento, chi non poteva pagare rimaneva perennemente indebitato con l’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Spesso, neanche le rottamazioni erano sufficienti a chiudere i debiti, poiché i calcoli di questi condoni seguono criteri rigidi che non tutti possono soddisfare.
In questi casi, l’unica soluzione reale è la legge sul sovraindebitamento, che consente di saldare i debiti in modo equo, utilizzando le proprie risorse disponibili per un periodo di tempo ragionevole.
Il concetto è semplice: qualsiasi importo oltre le capacità economiche del debitore, che quindi non può essere pagato, non gli consentirà mai di estinguere il suo debito.
Così facendo, la persona resterà indebitata a vita, incapace di risolvere la propria situazione debitoria.
Questo porterà a subire pignoramenti su tutto: dai redditi agli immobili, dai conti bancari ai beni personali.
La legge sul sovraindebitamento offre a chiunque si trovi in questa condizione la possibilità di chiudere tutti i suoi debiti, inclusi quelli con l’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Il debito, indipendentemente dall’ammontare e dalle risorse disponibili, può essere gestito. L’unico requisito è trovarsi in una condizione di sovraindebitamento, ovvero non essere in grado di pagare i propri debiti.
Niente più debiti con ADER: ecco la storia di Abdelaziz
Indipendentemente dalle circostanze che hanno originato i troppi debiti con i creditori, questi ultimi hanno il diritto di riscuotere quanto loro dovuto.
Questo principio si applica anche ai debiti con l’Agenzia delle Entrate Riscossioni, come dimostra il caso di Abdelaziz, che si è trovato sommerso dai debiti a causa di errori del suo commercialista.
Abdelaziz, appena arrivato in Italia, si è impegnato subito nel mondo del lavoro.
Ha avviato un’attività artigianale e, non essendo a conoscenza delle complessità burocratiche, ha deciso di affidarsi a un commercialista per assicurarsi di operare in conformità con le leggi.
Concentrato sul suo lavoro e non esperto di contabilità né di questioni fiscali, Abdelaziz ha commesso l’errore di fidarsi ciecamente di chi si proclamava un esperto.
Questa situazione non è rara e capita frequentemente anche agli italiani.
Il nostro sistema fiscale è complesso, per questo motivo ci affidiamo a consulenti, ma quando questi si rivelano incompetenti, a pagarne le conseguenze sono le persone laboriose!
Mentre i debiti crescevano all’insaputa di Abdelaziz, un periodo di malattia peggiorava ulteriormente la sua situazione.
Decise quindi di chiudere l’attività e di lavorare come dipendente, ma i debiti continuavano a lievitare, aggravando sempre più la sua situazione.
Abdelaziz, giunto in Italia con l’intenzione di contribuire utilmente alla società e vivere serenamente, si è trovato a lottare con un debito ingiusto e opprimente.
La svolta è arrivata quando ha scoperto Legge3.it, che gli ha offerto una soluzione definitiva al suo problema!
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Abdelaziz è un uomo onesto e aperto, per cui la fiducia verso gli altri è un valore fondamentale.
Questa stessa fiducia, purtroppo tradita dal suo commercialista che lo ha trascinato in serissime difficoltà, Abdelaziz l’ha rinnovata nei confronti del nostro specialista e di Legge3.it, affidandosi a noi nella speranza di un aiuto concreto.
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