Il sovraindebitamento del piccolo imprenditore non è un’eccezione.
È ormai una realtà diffusa e trasversale, che colpisce chi produce, investe e rischia in prima persona.
Basta poco:
- Un cliente che non paga…
- Una banca che chiude i rubinetti…
- Una crisi improvvisa del mercato…
Inizia così una spirale inarrestabile, dove le uscite superano le entrate e il debito cresce ogni giorno.
Nel frattempo, l’imprenditore resta solo!
Nessuna tutela vera, solo minacce di decreti ingiuntivi, ipoteche, pignoramenti intanto il tempo corre e con ogni scadenza aumenta la pressione.
Ma esiste una via legale per fermare questa corsa e per comprenderla davvero, bisogna ascoltare chi ci è passato.
Guarda la storia vera di Massimo da Verona in questa puntata speciale di Diritto al Futuro
Perché il piccolo imprenditore si trova sovraindebitato?
Nel sovraindebitamento del piccolo imprenditore la causa scatenante è spesso fuori dal suo controllo.
Può trattarsi di un cliente importante che sparisce senza saldare, come di un calo improvviso di vendite, magari un cantiere fermo o una banca che revoca il fido.
Non si tratta di errori, basta un imprevisto e tutto va in fumo!
Nel frattempo, le spese non si fermano con fornitori, tasse, dipendenti, rate: tutto resta sulle spalle dell’imprenditore.
Così si inizia a posticipare un pagamento per coprirne un altro… poi un altro… poi un altro ancora…
Ecco come nasce il circolo vizioso del sovraindebitamento. Una catena di passività che cresce senza sosta, mentre la liquidità si azzera!
Senza contare che quasi sempre, chi è in difficoltà non ha strumenti per difendersi con il risultato di una lenta agonia finanziaria, vissuta nel silenzio.
Come può un piccolo imprenditore ottenere l’esdebitazione?
Nel sovraindebitamento del piccolo imprenditore, non esistono scorciatoie per liberarsi dai debiti.
Né prestiti ponte, né rinegoziazioni bancarie risolvono davvero.
Servono strumenti concreti e legali, come le procedure contro il sovraindebitamento che rappresentano l’unica via legale per cancellare tutti i debiti residui.
Funzionano perché bloccano i creditori, permettendo di mettere a disposizione ciò che si può, per un periodo limitato e al termine, il debito viene definitivamente azzerato!
Non servono garanzie, né nuovi finanziamenti, bisogna essere nella condizione di squilibrio economico non reversibile.
Queste procedure sono pensate per venire incontro all’imprenditore fallito e alle conseguenze personali che potrebbe pagare!
Questa è la differenza tra chi trascina i debiti per anni e chi si libera in modo legale.
Attendere peggiora tutto, al contrario, agire con gli strumenti giusti cambia la vita!
Chi è davvero in crisi non ha alternative, ha solo una possibilità: scegliere la via prevista dalla legge!
La storia di Massimo da Verona, piccolo imprenditore finito in sovraindebitamento perché non pagato dai suoi clienti
Massimo gestiva una piccola impresa a Verona, aveva clienti, lavoro, fatturato, ma non aveva incassi.
Per mesi ha anticipato spese fidandosi di promesse che non sono mai state mantenute.
Quando ha capito che non sarebbe stato pagato, era troppo tardi.
I debiti si erano accumulati, le banche avevano chiuso i conti e i fornitori pretendevano tutto e subito!
La sua non è una storia rara, è la realtà quotidiana di tanti piccoli imprenditori lasciati soli davanti al fallimento.
Ma c’è stata una svolta perché Massimo si è affidato a Legge3.it e ha trovato una via d’uscita.
Oggi la sua vita è ripartita, senza più il peso dei debiti.
Puoi vederlo tu stesso guardando il video con la sua testimonianza cliccando sotto
Se la situazione è simile, se anche tu ti trovi in sovraindebitamento, è arrivato il momento di farsi aiutare.
Affidarsi ai primi Specialisti altamente qualificati, è l’unica soluzione per risolvere tutti i tuoi problemi in modo definitivo.
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Buona vita!
Gianmario Bertollo