Aprire una ditta individuale spesso nasce da un sogno: essere indipendenti, costruire qualcosa di proprio, far crescere un progetto.
Ma quando arrivano i debiti, quel sogno cambia volto, si trasforma in ansia, notti insonni e paura del futuro.
Molti pensano che chiudere una ditta individuale con debiti significhi cancellare tutto con un colpo di spugna.
Ma non è così, la chiusura della partita IVA non ferma i creditori, non ferma le cartelle esattoriali e non ferma l’ufficiale giudiziario.
Anzi, spesso, dopo la cessazione dell’attività, i problemi peggiorano, perché si resta senza entrate, ma con tutte le pretese dei creditori addosso.
Chi ha avuto il coraggio di fare impresa merita un’altra possibilità e questa possibilità esiste, ma non è chiudere.
È affrontare il problema con gli strumenti giusti!
La trasmissione Diritto al Futuro ha dedicato un’intera puntata a questo tema.
Per capire davvero cosa accade quando si sceglie di chiudere una ditta individuale con debiti.
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Come si può chiudere una ditta individuale con debiti?
Chi pensa alla chiusura ditta individuale con debiti immagina una scorciatoia, una via rapida per dimenticare tutto, ma è un’illusione pericolosa.
La cancellazione dell’impresa individuale con debiti non blocca le azioni dei creditori, le pretese restano anche dopo la chiusura della posizione fiscale.
L’errore più comune è pensare che basti compilare un modulo e chiudere.
Ma i debiti restano, con interessi e sanzioni che aumentano giorno dopo giorno.
La chiusura dell’attività commerciale con debiti senza una strategia porta solo a peggiorare la situazione, senza reddito e senza tutela.
Serve un’analisi seria e serve una soluzione pensata per chi è già in crisi, non per chi vuole evitarla!
Chi ha accumulato debiti con la ditta individuale cessata ha bisogno di un intervento mirato, non di una finta liberazione.
Chi risponde dei debiti di una ditta individuale?
Nel caso di cessazione ditta individuale con debiti, la responsabilità ricade sempre sul titolare. Non esistono filtri e non ci sono barriere.
A differenza di una società di capitali, nella ditta individuale il titolare risponde con tutto il suo patrimonio, presente e futuro.
Significa che chiudere la partita IVA con debiti non salva la casa, non salva il conto, non salva lo stipendio se si trova un nuovo lavoro.
Le agenzie di riscossione non si fermano davanti a una chiusura.
Continuano a colpire, anche dopo anni, con pignoramenti e azioni forzate.
Anche gli avvocati e i consulenti che propongono soluzioni parziali spesso evitano di chiarire questo punto.
La chiusura attività con debiti senza un vero piano non porta a nulla, solo a nuove preoccupazioni e ulteriori danni.
La risposta ai debiti di una ditta individuale cessata non sta nella chiusura, sta nel riconoscere la realtà e agire con strumenti concreti.
Se ti trovi in sovraindebitamento a causa di debiti di una ditta individuale, allora contatta subito Legge3.it al Numero Verde 800 66 25 18
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Buona vita.
Gianmario Bertollo