Gestire i debiti con Equitalia: ecco come ripulirsi e ripartire a testa alta

Gestire i debiti con Equitalia: ecco come ripulirsi e ripartire a testa alta

Gli argomenti di questo articolo

Spesso, vivere in Italia significa lottare con una serie di doveri e di adempimenti burocratici. 

Ma niente può incutere più timore di ritornare a casa e trovare un avviso di raccomandata nella cassetta o, peggio, vedere il postino avvicinarsi con una busta verde in mano.

Non a caso, avere debiti con Equitalia, meglio conosciuta oggi come Agenzia delle Entrate Riscossioni, è una realtà comune per milioni di Italiani.

Incappare in questa spiacevole situazione è più facile di quanto si possa pensare. 

Infatti, basta non pagare un bollo auto, una rata di qualche imposta comunale o qualche F24 di Inps, Iva o Inail, per ritrovarsi con delle cartelle esattoriali

Certo, non si arriva al sovraindebitamento per uno o due bolli dimenticati, ma la velocità con cui i debiti possono accumularsi può sorprendere molti contribuenti.

Nella nostra esperienza abbiamo incontrato molte persone che inizialmente dichiaravano di non avere molti debiti con Equitalia. 

Tuttavia, dopo un controllo in Agenzia delle Entrate, ci accorgevamo che erano pieni fino al midollo

Questo è particolarmente angosciante, in quanto contrarre un debito con una banca o con una finanziaria è un atto consapevole – si va in filiale, si discute con un impiegato e si firma per un prestito o un mutuo. 

Al contrario, accumulare debiti con Equitalia può avvenire senza che se ne sia pienamente consapevoli.

Non sorprende, quindi, che milioni di italiani vivano nel terrore di ricevere una cartella esattoriale. 

Questa paura si è intensificata negli ultimi anni, quando il governo ha introdotto misure come le rottamazioni e il “saldo e stralcio” delle cartelle, per dare ai cittadini la possibilità di ridurre i loro debiti con Equitalia. 

Tuttavia, spesso, questo ha portato a situazioni di panico, quando i contribuenti hanno scoperto l’ammontare effettivo dei soldi da versare nelle casse dell’erario.

I debiti con Equitalia sembrano crescere a dismisura: ecco 2 esempi scioccanti

Nel corso di questi anni, abbiamo visto casi di persone per bene che, a causa delle politiche di recupero crediti, hanno dovuto affrontare situazioni disumane

Ad esempio, un imprenditore veneto si è trovato i conti correnti pignorati da Equitalia pochi giorni prima di Natale, mettendo a rischio la sopravvivenza della sua azienda. 

Il debito, in questo caso, si è poi rivelato illegittimo perché già prescritto, ma il danno era già stato fatto.

Ma non solo.

Addirittura una persona ha ricevuto una cartella esattoriale del valore di circa 43 milioni di euro, un importo a dir poco folle che ha avuto ripercussioni devastanti sulla sua vita. 

E, nonostante il debito sia stato poi ridotto a 8 milioni, le cicatrici restano indelebili.

Questi casi estremi, sebbene raramente riportati dai media, sono una triste realtà per molti italiani. 

Dunque, i debiti con Equitalia, compresi quelli dei debitori incapienti (ovvero chi non ha nulla per poter soddisfare i propri debiti, i cosiddetti “nulla tenenti”), rimangono un problema persistente.

955 miliardi di euro: il debito degli italiani con lo stato sta schizzando alle stelle

Questi numeri, non solo strabilianti ma anche inquietanti, risalgono ad aprile 2020. 

A quel tempo, i danni economici e finanziari causati dalla crisi del COVID-19 erano ancora “contenuti”. 

Di conseguenza, si può ragionevolmente supporre che, a distanza di tre anni, il quadro si sia ulteriormente aggravato.

Quel che è ancora più preoccupante è il numero di contribuenti che devono affrontare questi debiti: 17,4 milioni

In pratica, un italiano su tre fatica a mantenere gli impegni economici.

E la cosa più grave è che molti di essi già versano in uno stato di sovraindebitamento con Equitalia.

Siamo di fronte a una triste realtà, con un futuro economico che promette solo un ulteriore peggioramento.

Con la ripresa dei licenziamenti da parte delle imprese e l’eliminazione delle salvaguardie che hanno protetto i debitori durante la crisi, le difficoltà si faranno più pressanti.

L’onere dei debiti con Equitalia, i finanziamenti, i mutui, le rate delle carte di credito e perfino gli affitti peseranno ancora di più.

L’equilibrio economico dell’Italia è letteralmente minacciato. 

Secondo le stime, oltre il 40% di questi debiti sarà impossibile da recuperare.

Un vero e proprio risultato disastroso per la salute finanziaria del nostro paese.

  • Secondo l’Istat, nel solo mese di aprile 2020, c’erano già oltre 1 milione di nuovi poveri rispetto all’anno precedente.
  • Sei mesi dopo, ad ottobre 2020, il presidente della Conferenza Episcopale Italiana (C.E.I.) ha lanciato un allarme usura per 6 milioni di famiglie.

Questi dati, spaventosi per “noi comuni mortali”, incutono un certo timore anche in coloro che devono recuperare questi soldi. 

Lo stato ha un bisogno vitale di incassare: se non lo fa, rischia di andare in malora. 

Ecco perché la questione del debito con Equitalia non riguarda solo i debitori, ma l’intero Paese.

Se anche tu fai parte del vasto numero di italiani che desiderano liberarsi per sempre dalle grinfie di Equitalia, continua a leggere per scoprire come fare.

Agenzia delle Entrate Riscossione: quando è possibile estinguere il proprio debito?

È possibile estinguere il debito, ma bisogna considerare che ogni situazione di indebitamento o sovraindebitamento è unica, quindi è essenziale scegliere attentamente quale percorso intraprendere per la risoluzione del debito stesso.

L’Agenzia delle Entrate Riscossione indica che si può richiedere l’annullamento del debito riportato in una cartella esattoriale, rivolgendosi all’ente creditore, al giudice o all’agenzia stessa, che farà da tramite con l’entità che deve ricevere il pagamento (Inps, Comuni, ecc.).

La cosa più importante da sapere è che esiste una soluzione a questo problema

È fondamentale non lasciarsi sopraffare dal panico, dallo sconforto o dal terrore quando si riceve una cartella esattoriale, indipendentemente dalle dimensioni del debito che rappresenta.

Quest’ultimo può essere annullato solo per una ragione: se ciò che ti viene richiesto non è effettivamente dovuto

Per determinare se si è in questa condizione, è necessaria l’assistenza di professionisti specializzati in ricorsi alla commissione tributaria. 

Solo attraverso un’analisi dettagliata e minuziosa si può stabilire se si ha diritto o meno all’annullamento del debito.

Può succedere, ad esempio, che la somma richiesta sia il risultato di calcoli errati (cosa che accade molto spesso) o che si riferisca a imposte già pagate.

Ci sono poi situazioni in cui questi debiti non devono essere pagati a causa di errori di notifica o perché sono stati notificati “fuori tempo massimo” e quindi sono debiti caduti in prescrizione, ossia sono “scaduti”.

Hai mai sentito parlare delle cosiddette “cartelle pazze”? 

Ecco, questi sono debiti con Equitalia che possono essere tranquillamente annullati.

In quanto tempo si prescrive un debito con Equitalia?

Come ho detto prima, un debito “scaduto”, o tecnicamente “prescritto”, è un debito che non si deve pagare. 

Quindi, se in una cartella esattoriale ci sono debiti che sono effettivamente “scaduti”, questi non vanno pagati.

Tuttavia, bisogna prestare molta attenzione, perché non è facile capire se i debiti in una cartella esattoriale sono realmente prescritti, a meno che non si sia esperti in materia. 

Inoltre, se abbiamo pagato per errore un importo “non dovuto” a Equitalia, non potremo chiedere un rimborso.

Ma cerchiamo di capire i tempi di prescrizione di un debito con Equitalia.

In realtà, per molto tempo c’è stata grande confusione su questo aspetto.

Alcuni sostenevano che il debito scadesse dopo 10 anni, altri dopo 5 anni, altri ancora dopo 3 anni.

E c’era chi addirittura diceva che il debito non scadesse mai…

Ecco la verità: ogni tipo di debito ha un suo tempo di prescrizione!

Ad esempio, l’IVA e l’IRPEF si prescrivono dopo 10 anni, mentre l’IMU o i contributi INPS/INAIL si prescrivono dopo 5 anni

Il bollo auto, invece, si prescrive dopo 3 anni.

È importante sottolineare che i termini di prescrizione possono essere interrotti.

In altre parole, il creditore (Equitalia – Agenzia delle Entrate Riscossione) ha la possibilità di “allungare la data di scadenza”.

Come? 

Basta che l’ente ti invii una raccomandata in cui ti ricorda che hai quel debito e che lo devi pagare.

Facciamo un esempio pratico.

Se il 31 dicembre scadono i 10 anni per un debito con Equitalia e due giorni prima viene emessa la cartella esattoriale per quel debito, da quel momento in poi la data di scadenza si allungherà di altri 10 anni.

Sì, può sembrare tutto molto complicato, e in effetti lo è! 

Tuttavia, non dovresti lasciarti sopraffare dallo sconforto, perché esiste una soluzione al problema dei debiti eccessivi con Equitalia. 

Tutto può essere risolto se ti affidi a professionisti specializzati che hanno tanta esperienza nel settore.

Quindi, stai attento a non cadere nella trappola del “fai da te” per risolvere i problemi di debito con Equitalia, perché potresti farti tanto male.

Ricorda sempre che per risolvere il problema devi affidarti a chi sa come fare!

Debiti Equitalia: il Saldo e Stralcio può essere una strada percorribile?

Molti ci chiedono se è possibile trovare un accordo con Equitalia, raggruppando tutte le proprie cartelle esattoriali e presentandosi all’Agenzia delle Entrate per proporre un saldo e stralcio.

Tuttavia, la realtà delle cose può spesso portare a delusioni.

Il problema è che molte persone considerano il saldo e stralcio come una soluzione universale a tutti i problemi di debito. 

Purtroppo, però, non è affatto così.

Il Saldo A Stralcio (come dovrebbe essere correttamente chiamato) è fondamentalmente una “trattativa” tra debitore e creditore, in cui si propone un pagamento immediato per estinguere una parte del debito, che viene ridotto di una percentuale concordata tra le parti.

Così si ottiene uno “stralcio” del debito che viene immediatamente saldato.

Facciamo un esempio.

Se Andrea ha un debito di 100.000 €, può chiedere al suo creditore se è disposto ad accettare una somma inferiore di X.000 euro “tutti e subito” per chiudere il debito.

Se il creditore ritiene la proposta conveniente, può accettarla. 

Se la rifiuta, non si risolve nulla.

Questo, in sintesi, è il saldo a stralcio!

Tuttavia, per poter condurre una trattativa di questo tipo, è necessario avere un dialogo con il creditore (nel caso di una banca, una società finanziaria o un fornitore, è possibile individuare una persona che gestisca il debito). 

Ma quando si tratta di Equitalia, l’Agenzia delle Entrate Riscossione, questo non è possibile, perché nessun funzionario pubblico può decidere a suo piacimento di ridurre un debito.

E allora perché tante persone chiedono di fare un saldo e stralcio con Equitalia? 

Come viene in mente a queste persone che una soluzione del genere sia possibile?

Negli anni passati, una manovra statale ha reso concreta questa opportunità “per legge”, non attraverso una vera e propria trattativa con i contribuenti indebitati, ma con parametri predefiniti

Questo ha permesso di ridurre il debito rimuovendo gli interessi e pianificando un piano di rientro (la cosiddetta Rottamazione) o di ridurre il debito con percentuali basate sull’ISEE, stabilendo delle rate da rispettare (il vero saldo e stralcio delle cartelle).

Giornali, radio e TV hanno veicolato queste notizie, promuovendo massicciamente questa opportunità che ha portato soldi nelle casse statali.

Oggi, a causa della pandemia, si parla di un’iniziativa simile, di una nuova pace fiscale che cancellerebbe automaticamente le cartelle esattoriali del periodo 2000 – 2010 con importi inferiori a 5.000 €

Tuttavia, queste misure sono diverse da ciò che si intende normalmente quando si parla di Saldo e Stralcio con Equitalia.

Ma, come sempre, non è tutto oro quel che luccica. 

Ci sono stati problemi con le precedenti iniziative di rottamazione delle cartelle e di saldo e stralcio con Equitalia che non sono stati adeguatamente affrontati.

Uno di questi è che spesso le rate del piano di rientro sono troppo onerose da sostenere.

E cosa succede se non si rispettano le condizioni della rottamazione? 

Cosa succede se non si riesce a pagare una rata?

Beh, se non versi una rata, ci sono due gravi conseguenze immediate e una ancora peggiore che segue subito dopo.

Innanzitutto, perdi i benefici della rottamazione e del saldo e stralcio.

Questo significa che getti alle ortiche la possibilità di pagare il tuo debito con Equitalia in modo ridotto e dilazionato.

In più, Equitalia può iniziare le procedure di recupero crediti.

Quindi, la risposta alla domanda: 

“Oggi posso chiedere un saldo e stralcio per le cartelle di Equitalia – Agenzia delle Entrate Riscossione?” – purtroppo – è NO.

Un saldo e stralcio con Equitalia, così come dovrebbe essere inteso e come molti sperano di ottenere, non è al momento possibile.

Legge 3: ecco la soluzione per risolvere i debiti con Equitalia

La nostra esperienza e i numerosi casi che abbiamo gestito e continuiamo a gestire ci hanno svelato l’importanza e la complessità del problema del debito con Equitalia.

L’ostacolo principale, quello che causa notti insonni, ansia, stress, timore e sconforto, è l’onere di dover ripagare più debiti di quanti si possano gestire in un’intera vita a diversi creditori.

Questo non si riduce mai unicamente al debito con lo stato.

OGNI PERSONA CHE ABBIAMO ASSISTITO nel corso degli anni, per superare il problema del sovraindebitamento, non aveva solo l’ingombro delle cartelle esattoriali, ma anche rate di finanziamenti, mutui, scoperti bancari, debiti con carte di credito o con fornitori, lavoratori o professionisti.

Il problema fondamentale era che mentre un creditore sollecitava un pagamento in ritardo, un altro inviava un precetto e nello stesso momento Equitalia effettuava un pignoramento dei conti correnti.

Questo ci fa capire che il debito con Equitalia è solo una parte del problema

Se si intende realmente combattere il sovraindebitamento, bisogna considerare che ci si trova di fronte a numerosi “avversari”, più potenti e con un “esercito” molto più numeroso del proprio.

Affrontare ogni debito individualmente non è la strategia giusta.

Questo perché bisognerà far fronte alle spese delle procedure legali e dei professionisti… e considerare i tempi, che sono sempre molto limitati, se si vuole evitare un conflitto con le azioni di recupero crediti.

Pertanto, considerando i costi e i benefici di un ricorso in commissione tributaria (che comunque richiede l’intervento di specialisti che NON LAVORANO GRATUITAMENTE), se si eliminasse il problema delle cartelle esattoriali, rimarrebbero ancora tutti gli altri debiti a cui far fronte.

Quindi è essenziale fare la scelta giusta su come affrontare questo tema così delicato.

L’unico approccio corretto per gestire e risolvere definitivamente una situazione di questo tipo è puntare a una soluzione finale per tutti i problemi di sovraindebitamento, altrimenti ogni sforzo risulterebbe inutile.

Il suggerimento che posso offrire è di non prendere decisioni precipitose, ma di cercare prima un consiglio tecnico, una consulenza dettagliata, da specialisti effettivi che possono dimostrare con azioni, non solo con parole, di essere esperti nel RISOLVERE questi problemi.

La consulenza gratuita con uno specialista di legge3.it è l’opzione più vantaggiosa che consiglio, sia perché non comporta obblighi sia perché è un servizio che offriamo senza alcun costo per fornire chiarezza, tranquillità e prospettive concrete a coloro che vivono nel terrore di questi problemi.

Avendo affrontato queste difficoltà in prima persona, conosco i rischi che si celano dietro una crisi finanziaria dovuta ai debiti, specialmente con Equitalia, e sono ben consapevole di quali vulnerabilità vengono colpite nel profondo dell’essere umano e della psiche.

Non possiamo ignorare che le vittime dei debiti eccessivi siano migliaia.

Negli ultimi mesi sono aumentate a causa della pandemia e dell’incertezza futura che ha corroso la mente di coloro che, nonostante le difficoltà, stavano cercando di onorare i propri impegni, anche nei confronti dello stato.

Ecco perché la legge 3/2012 è indubbiamente una delle leggi che devono essere meglio comprese oggi per restituire a milioni di italiani la speranza di poter ripartire, liberandosi dai debiti e senza timore di future rappresaglie.

Questa legge nasce dalla volontà di fornire un nuovo inizio a coloro che sono stati colpiti da eventi inaspettati, incontrollabili, imprevisti e non voluti.

Chi si ritrova a portare un peso insopportabile non dovrebbe arrendersi alla disperazione, ma ha il diritto di ripartire e la legge 3 glielo garantisce.

Questa legge è stata chiamata “legge salva suicidi” perché la cronaca ha giustamente svelato il vero problema generato dal sovraindebitamento: la perdita della speranza.

Ecco come Giovanna e Luca hanno estinto i propri debiti con Equitalia, grazie alla legge “salva suicidi” 

Se viene gestita correttamente, da esperti competenti e specializzati in tali procedure, una causa legata alla legge 3 può diminuire i debiti in maniera incredibile, in percentuali che lasciano letteralmente a bocca aperta.

Leggendo le due storie qui in basso, infatti, potrai renderti conto tu stesso della “potenza” di questa legge.

Da 443.000 € a soli 9.750 €: l’incredibile storia della signora Giovanna

Questo è un caso emblematico che ti dimostrerà che la legge 3/2012 è la soluzione definitiva per il sovraindebitamento, anche quando i debiti con Equitalia sembrano un grosso ostacolo che arriva improvvisamente!

La sentenza che abbiamo ottenuto per Giovanna da Milano è diventata un esempio pubblico che ha dimostrato l’efficacia della legge salva suicidi anche ai più scettici.

CON 150 € AL MESE PER 4 ANNI ELIMINA 443.000 € DI DEBITI ACCUMULATI DALL’EX MARITO.

Ecco la storia:

“Giovanna era unita in matrimonio con un uomo che ha messo a suo nome 4 diverse attività nel corso di 10 anni, fino al 2011.

Aveva piena fiducia in suo marito, che di fatto amministrava interamente le varie attività, quindi quando le chiedeva di firmare qualcosa lei lo faceva in tutta serenità, pensando che tutto fosse normale e in ordine.

Solo nel 2015 scopre che tasse e imposte di queste attività non erano mai state saldate e che a suo nome erano stati accumulati oltre 400 mila euro di debiti con Equitalia.

Una somma enorme che Giovanna non sarebbe mai stata in grado di rimborsare, anche volendo, visto che guadagna uno stipendio normale come dipendente, di 1.200 € al mese.

Ciononostante, Giovanna tenta di risolvere la sua situazione chiedendo aiuto a presunte associazioni a tutela degli indebitati, senza riuscire a ottenere risposte adeguate.

Poi si rivolge a un avvocato, lo retribuisce e ma lui scompare nel nulla: non risponde più alle mail e diventa irrintracciabile.

Quando un giorno trova l’annuncio di Legge3.it su un volantino, chiede alla sorella di darle una mano, così prende coraggio e ci contatta per fissare un appuntamento per la consulenza gratuita con i nostri esperti.

L’insicurezza era grande, perché era ancora molto delusa dall’esperienza avuta con l’avvocato precedente che le aveva solo fatto perdere denaro.

I genitori di Giovanna, però, si sono proposti di aiutarla – e nonostante qualche dubbio e lo scetticismo generale – alla fine decide di affidarsi ai professionisti di Legge3.it l’unica realtà del settore presente in tutte le regioni d’Italia certificata “Azienda Zero Truffe” dallo storico mensile a tutela dei diritti del consumatore “Il Salvagente”.

Il giudice di Milano, con grande perspicacia e applicando fedelmente l’intento della legge 3 del 2012 (che prevede che un debitore in grave difficoltà debba poter ripartire senza debiti) ha accolto la nostra proposta.

In questo modo Giovanna metterà fine al suo incubo per un debito di oltre 440.000 €, versando solo 150 € al mese per 13 mesi per i prossimi 5 anni, quindi pagandone solo 9.750 €.

Tutti gli altri debiti alla fine della procedura verranno dichiarati inesigibili e Giovanna potrà tornare a essere una risorsa per l’intera comunità, lasciandosi alle spalle come un terribile incubo questo grave problema di sovraindebitamento con Equitalia”

Questo è un esempio concreto di come la legge 3 del 2012 sia veramente l’unico strumento per liberarsi dai debiti che non si possono ripagare.

Clicca sull’immagine per leggere la sentenza 

Come abbiamo abbattuto del 91,6% un debito superiore a 235.000 € con Equitalia, banche e istituzioni finanziarie

Ecco un altro esempio significativo di come sia realmente fattibile ottenere una considerevole riduzione del debito con Equitalia e altri creditori, sfruttando la preziosa legge 3 del 2012.

La vicenda di Luca è legata alle ripercussioni della grave crisi economica e finanziaria del 2008/2009 che nel nostro Paese ha avuto effetti per molti anni!

Ascolta la storia di Luca direttamente dalla sua voce guardando questo video

Come avrai potuto notare, il sovraindebitamento correlato principalmente alle notifiche di pagamento non risparmia nessuno, nemmeno chi ha un’impresa che funziona ma che, a causa di eventi inaspettati, subisce un deciso rallentamento, che diventa poi irrecuperabile.

I debiti con Equitalia, Agenzia delle Entrate Riscossione, non diminuiscono autonomamente e nemmeno le misure adottate dal governo possono garantire l’eliminazione totale del problema.

La crisi economica e finanziaria, per chi possiede un’attività autonoma, diventa sempre più spesso la porta di ingresso di un tunnel oscuro che ti trascina senza che tu te ne renda conto.

Gli interessi che crescono col trascorrere del tempo rendono le notifiche di pagamento veri e propri massi insostenibili e se non si cerca una soluzione definitiva con la legge 3/2012 tutto è destinato a peggiorare.

Luca scopre della legge salva suicidi, e quindi della possibilità di risolvere definitivamente tutti i suoi problemi, grazie al mio libro.

Con questa lettura finalmente trova la via d’uscita tanto agognata dal tunnel dei debiti, per poter ripartire senza pesi.

La consulenza gratuita che ha effettuato con lo specialista di legge3.it è stata il vero punto di svolta, perché finalmente ha capito come liberarsi da un problema che lo tormentava.

La sentenza del Tribunale di Brescia che lo libera supera le sue aspettative.

Forse all’inizio non era così sicuro, anche a causa della naturale diffidenza che si può avere di fronte a una promessa così audace, ma la nostra Garanzia “Soddisfatti o rimborsati” lo libera dal timore.

E ha centrato il bersaglio!

Il suo debito di oltre 235.000€ sarà cancellato pagandone solo una piccola parte, con la vendita di una piccola quota di un immobile e con un modesto importo di 200€ al mese per i prossimi 4 anni.

Ecco la lettera in cui Luca descrive la sua esperienza con Legge3.it che lo ha salvato dal sovraindebitamento con Equitalia.

Garanzia 100% soddisfatti o rimborsati: ecco come tuteliamo i nostri clienti

Come avrai potuto constatare, la soluzione per ottenere la tanto agognata riduzione del debito con Equitalia, in modo definitivo e realmente sostenibile esiste davvero.

Contrariamente alle varie misure che il governo ha potuto implementare per “risolvere” questo problema, come l’agevolazione fiscale o le campagne di rottamazione e saldo e stralcio, con la legge 3 tutto diventa molto più semplice e – soprattutto – completamente sostenibile per chi è già soffocato dal peso di tanti impegni che non riesce a gestire, anche solo per garantirsi un’esistenza dignitosa.

L’accesso alla legge 3 del 2012 è possibile solo a determinate condizioni.

Ecco perché è essenziale fissare sempre (e immediatamente) un appuntamento con i nostri specialisti di Legge3.it, perché solo attraverso una consulenza privata si può esaminare ogni aspetto del problema che si deve affrontare, per capire se e come la legge 3 ti può tirare fuori dal tunnel dei debiti che non riesci più a pagare!

Credere a quanto scritto in un articolo forse non è semplice, considerando che ci sono decine di opportunisti e truffatori che promettono montagne d’oro ma raramente riescono a risolvere la questione.

Questo è un problema molto serio e delicato, perché ancora oggi, a distanza di tanti anni, le pratiche di legge 3/2012 sono un’incognita.

Riesci a credere che tuttora il 72% delle pratiche presentate in tribunale viene respinto?

Questa statistica è inquietante, soprattutto se si considera che la procedura rappresenta per una persona sovraindebitata l’ultima spiaggia, l’ultima opportunità per ritornare a vivere una vita normale e con una speranza di un futuro sereno e felice.

Chi si rivolge a un professionista per risolvere il problema del sovraindebitamento deve sapere come scegliere quello più adatto, e certamente non è un avvocato o un commercialista che accumula pratiche su pratiche sulla scrivania, solo per farle prendere polvere, che può fornire delle vere e proprie garanzie di successo.

Noi di Legge3.it abbiamo deciso di divulgare la legge 3 e di aiutare le persone assumendoci tutto il rischio, senza dover sottoporre i nostri clienti a ulteriori stress o preoccupazioni.

Le nostre procedure sono state talmente tanto affinate nel corso degli anni che sappiamo che i nostri clienti potranno dormire sempre sonni tranquilli nel momento in cui si affidano a noi.

Non sono parole al vento!

Per contribuire veramente a superare questo terribile problema che per anni può rovinare la vita di chi lo subisce abbiamo deciso di includere nel nostro contratto una clausola di garanzia al 100% che rimborsa tutti i compensi che ci sono stati pagati, nel caso qualcosa andasse storto, ossia qualora il giudice rigetti la nostra richiesta.

Lo possiamo fare solo perché le nostre procedure sono collaudate e certificate (fino a ottenere la certificazione Zero Truffe) e perché fino a oggi non abbiamo mai avuto una pratica che non sia andata a buon fine.

Sì, questa è la verità, mentre in tutta Italia il 72% delle pratiche portate avanti da vari professionisti o aziende “pavoneggianti” vengono respinte, noi di Legge3.it abbiamo il 100% delle pratiche portate a termine con successo.

Testimonianze clienti

Se vuoi leggere altri racconti di persone che grazie alle legge 3 hanno risolto il loro problema, puoi leggere il nostro libro “Fatti e non parole”.

Al suo interno troverai alcune storie di successo che abbiamo ottenuto in giro per l’Italia, le testimonianze dei clienti, le sentenze, e anche alcuni articoli di giornale che hanno parlato di noi.

Se anche tu in questo momento ti trovi in difficoltà per via di debiti che non riesci più a pagare, sia con Equitalia che con Banche e Finanziarie ecc…

… chiama il numero verde 800 66 25 18 o vai su questa pagina e compila il form per prenotare immediatamente una consulenza gratuita con i nostri specialisti.

Verrai ascoltato da veri esperti certificati e potrai esporre la tua situazione nel dettaglio.

Al termine della consulenza avrai del tutto chiaro ogni singolo aspetto della tua reale problematica e soprattutto ti verrà fornito ogni chiarimento su come raggiungere il tuo obiettivo più importante: quello di cancellare per sempre tutti i tuoi debiti che non puoi più pagare.

Buona vita,

GianMario Bertollo

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Le Storie dei clienti

Qui potrai trovare le testimonianze del nostro lavoro, lasciate da alcune delle famiglie che abbiamo aiutato dal 2016 a uscire dal sovraindebitamento.

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